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GettyImages 1241700913 kbLI U3200629998059M1E 656x492Corriere Web Sezioni

 

IL COVID NON HA FATTO SCONTI A NESSUNO.

Dico questo perché oggi vi parlerò del Covid visto dal mondo dello sport, l'ennesimo mondo che non è riuscito a scappare dal virus.

Si sa, molti sportivi hanno fatto tantissimi sacrifici, anche economici, per arrivare a certi obiettivi e far sì che la loro passione potesse diventare un lavoro; ci sono anche persone che hanno investito dei soldi nelle aziende sportive. Nel mondo dello sport, oltre ai protagonisti che vediamo tutti giorni in TV e non solo, circolano tantissime altre persone. Ad esempio, in una squadra di calcio, oltre agli stessi calciatori, c’è l’allenatore con tutto lo staff, ci sono  medici, magazzinieri, collaboratori di vario tipo, una società con presidente, dirigenti e tanti altri componenti.  Insomma,  sono veramente tante le persone che lavorano al suo interno  e che, a causa del Covid, rischiano di perdere tutto.

Lo sport, che per molti è un gioco o un passatempo, per tante persone è lavoro e quindi stipendio. Non sto parlando solo degli imprenditori che hanno investito nelle società sportive, parlo anche di  addetti alle pulizie, magazzinieri, cuochi e a tante persone che vivono di questo e che, se la società fallisce, come purtroppo sta succedendo, pagano un prezzo altissimo.

Come sappiamo, da mesi non si può andare in un impianto sportivo; gli eventi sportivi vengono disputati a porte chiuse  e questo ha ridotto vistosamente le entrate che erano vitali per molte società.

Archiviato il fattore economico, andiamo al fattore fisico e ai problemi che causa il Covid. Partiamo col dire che nei mesi di lockdow,  anche chi non ha contratto il Covid non si è potuto allenare. Per chi era a fine carriera è stato veramente difficile riprendere dopo tre  mesi di stop, per quanto si fosse fatto il possibile per allenarsi in casa.  Ancora più problematica è la situazione  di chi ha contratto la malattia. Una volta terminato il lockdown, anche per gli sportivi, che hanno visto le Olimpiadi slittare di un anno, sembrava che tutto fosse avviato verso la normalità: chi è stato infettato, però, si è dovuto sottoporre ad un'altra quarantena.  Per chi è sintomatico la mancanza di allenamento ha comportato comunque il rischio di non arrivare pronti alla gara da disputare.

Un esempio eclatante è quello di Federica Pellegrini, che tempo fa è risultata positiva e che è a forte rischio le prossime Olimpiadi, che rischiano di essere compromesse dal fatto che la nuotatrice, a fine carriera, difficilmente si troverà in condizioni fisiche ottimali. 

FRANCESCO PRANTERA, II C

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