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LA NOTTE DEL LICEO CLASSICO TELESIO TRA SCENE FATALI, VIRTÙ EROICA, CANTO E DANZA

foto notte del liceo

 

Il cinque Maggio scorso, dalle ore diciotto fino a mezzanotte, il nostro Liceo ha vissuto la nona edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, che, sempre ben accolta e sostenuta dal nostro Dirigente, l’Ing. Antonio Iaconianni, è stata ideata e organizzata puntualmente dalla nostra Referente, la Prof.ssa Daniela Filice, e realizzata da Lei in collaborazione con il Comitato costituito dal Direttore Artistico Antonello Lombardo e dalle Prof.sse Mimma Mitidieri, Emanuela Cairo, Angela Gualtieri e Rossana Cosco.

Protagonisti assoluti gli alunni, che, ogni volta, sanno stupirci per le loro qualità e per quello spirito di collaborazione, di supporto e di solidarietà, che molto spesso sanno insegnare agli adulti, i quali o lo dimenticano o lo soffocano, sopraffatti da ben altro sentire, o, peggio ancora, ne sono privi.

Sul palcoscenico dell’Auditorium, nella cornice suggestiva delle coreografie, curate dalla Signora Ida Staine, e della parte musicale, che ha regalato momenti coinvolgenti sia per i testi proposti all’interno, sia per quelli cantati presso Le Terrazze del Telesio, ha tenuto il filo narrativo il brioso alunno Renato Piro, conduttore per il secondo anno. Non sono mancate le declamazioni in lingua inglese e francese nella perfetta armonia tra antico e contemporaneo e si può dire che la parte classica, con le sue valenze attuali e universali, è stata rappresentata dalla rivisitazione e dalla sintesi dell’Iliade, messa in scena attraverso emblematici personaggi e scene sotto la regia di Antonello Lombardo. Le abilità interpretative degli alunni hanno fatto rivivere il drammatico mostro della guerra, contrastato da eroica virtù, con una capacità di immedesimazione, che ha coinvolto ed emozionato il pubblico presente.

Come parole alate di Omero i dialoghi di eroi ed eroine si sono effusi dal palco, in armonia con versi declamati in greco e recitati metricamente. 

Vivido è il ricordo di scene vibranti, con cui abbiamo potuto calarci in momenti supremi e attimi eterni, vissuti da Ettore e Achille, Teti, Cassandra, Andromaca, Patroclo, Priamo, Agamennone, Ecuba, Antiloco, Xanto, Atena,, la nutrice e raccontati da due narratori, che, ai lati della messa in scena, hanno rappresentato il legame tra passato e presente. 

Per ragioni pratiche non mi dilungo a elencare i loro nomi, che abbiamo nel cuore e che il programma della brochure ci ricorda, qualora volessimo consultarla ancora una volta. Il senso di questa Notte è il recupero di un’identità, quella classica, in cui si riscopre un legame indissolubile e la presenza di valori e ideali che sono <<possesso perenne>>. Musica, canto, recitazione, danza hanno racchiuso in “Venti di guerra e virtù di eroi” occasione di riflessione per temi, con cui conviviamo e dobbiamo fare i conti: la guerra, la violenza, la sopraffazione, la condizione del diverso, dello straniero, della donna, la solidarietà e l’amicizia, il confronto tra vecchia e nuova generazione, la famiglia. Tutto questo e altro ha rappresentato la magia di una Notte, all’insegna della realtà classica e di quella attuale, conclusasi con la declamazione in lingua greca di un passo delle Argonautiche di Apollonio Rodio, secondo il programma nazionale, e con un momento significativo di saluti, ringraziamenti e bilanci da parte della Prof.ssa Daniela Filice, che ha dedicato un omaggio al Dirigente, ripercorrendo il suo mandato durante il quale egli ha accolto il mondo classico, per farlo accompagnare da una realtà tecnologica e scientifica, affinché queste due componenti, convivendo, rendessero il nostro Liceo testimonianza vivente della necessità dell’antico nel contemporaneo.

Infine come “fulmen in clausola” e con il suo sorriso sornione il Direttore Artistico Antonello Lombardo ha ricordato il prossimo appuntamento telesiano, Ifigenia da Aulide a Tauride, che sarà messa in scena sul palcoscenico dello storico Teatro Comunale “A.Rendano” il diciotto Maggio alle venti e trenta.

Sarà la settima opera teatrale delle Officine Teatrali Telesiane, che, a suo tempo, sono state fortemente volute dal Dirigente al fine di garantire una sorta di “Siracusa bruzia” al territorio calabrese.

 

                                                                                                Flavio Nimpo

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