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L’INCONTRO TRA LA PITTURA DI GIACOMO VERCILLO E GLI ALUNNI TELESIANI NELL’ECO SUGGESTIVA DELL’ENEIDE. 

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Il 28 Dicembre 2018 il Museo dei Brettii e degli Enotri ha ospitato la mostra del pittore cosentino Giacomo Vercillo, dedicata alla raffigurazione di scene tratte dal celebre poema epico, 

composto in età augustea dal poeta latino Virgilio. I ventiquattro quadri, raffiguranti due scene per ognuno dei dodici libri dell’Eneide,sono stati realizzati su carta e poi posti su tavolette di legno; la peculiarità delle opere è la scelta dei colori: il pittore ha, infatti,utilizzato soltanto il rosso e il nero. 

Tali colori sono senza dubbio associati alla guerra, al sangue, alla morte… alla forza di combattere o alla perdita di un caro compagno. L’accostamento di queste due forti tonalità, unito all’intensità delle opere e delle scene rappresentate,  ha dato all’osservatore la sensazione di trovarsi in un altro mondo, catapultato indietro nel tempo con un tuffo nel passato, guardando con occhi sbalorditi una grande e potente civiltà. Ad arricchire l’atmosfera, dando agli ospiti la possibilità di intraprendere un viaggio tra i sentieri del poema, di seguire passo dopo passo gli eventi principali, partendo dalla fuga da Troia, fino ad arrivare all’incontro tra Enea e la regina Didone, alla morte di Eurialo e Niso, all’uccisione di Pallante e al duello finale di Enea e Turno, sono state le voci degli alunni del Liceo Classico “B.Telesio” di Cosenza nelle letture dei passi salienti. 

Uno dei momenti più toccanti dell’intera manifestazione è stato sicuramente il monologo di Sara Gedeonegià telesiana, che, interpretando la regina Didone in un passo del quarto libro, è riuscita a generare nei presenti emozioni dal più profondo del cuore. 

La scena ha raggiuntoinfatti, un livello di altissima intensità: la grinta e la potenza dell’interpretazione di Sara Gedeone ha permesso agli spettatori di comprendere a pieno il dolore della regina Didone e di provare allo stesso tempo una moltitudine di sensazioni contrastanti, che hanno destato non poca commozione. 

Gli interventi del Prof. Flavio Nimpo e del Prof. Angelo Costa, docenti di Lingue Classiche presso il nostro Liceo, hanno consentito al pubblico di comprendere, focalizzando ovviamente l’attenzione su Virgilio e sull’Eneide, alcuni dei valori della cultura e della tradizione classica, elemento posto alla base delle nostre radici e della nostra cultura. 

I messaggi lanciati dalle opere latine e greche, specchio di civiltà che sono state e sono ancora culladel cuore e dell’intelletto, sono profondi e danno la possibilità a ciascuno di noi di riflettere fino in fondo. In un passo del decimo libro dell’Eneide si legge:“Per la stessa via sgorgano insieme il sangue e la vita”;in queste parole è il senso ultimo del pensiero classico, in cui l’intersecarsi di vita e morte, di amore e odio, vittorie e sconfitte, rappresenta la narrazione eterna dell’uomo, dell’anima, del pensiero. 

                                                                                                                                                                                    CleliaSantese II A 

Articolo inviato dal Prof Flavio Nimpo.

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