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LE ATTIVITÀ GRUPPO DI LETTURA SCOLASTICO

 

LETTURA

Quando la scuola propone attività pomeridiane, noi studenti siamo soliti guardarci con la coda dell’occhio e scuotere la testa, impauriti di dover passare ancora più tempo rinchiusi nei confini scolastici.

Questa volta, però, qualcosa era diverso. Difatti, il GRUPPO di lettura LIBER-I proponeva come biglietto da visita l’assoluta libertà: nessun divieto mi avrebbe impedito di provarci e, in caso di fallimento, tirarmi indietro.
Il gruppo di lettori (di cui ormai faccio parte da quasi due anni) si riunisce per un paio d’ore al mese, particolare straordinario per la vita ultraimpegnata di uno studente: non capita spesso, infatti, di avere a disposizione un corso scolastico che non richieda troppo tempo, esaurendo le nostre batterie e riempiendo il nostro spazio libero.
Nel club Liber-I sono presenti due insegnati che, durante gli incontri, si spogliano del loro abito da oggi-vi-interrogo-tutti e ci guidano nella discussione: è grazie alle Prof Tedesco e Volpe se l’entusiasmo della lettura non si è mai spento nel corso dei mesi, donandoci spunti di riflessione e di crescita durante le nostre runioni.
Quando ci si ritrova seduti tutti intorno al tavolo, immersi tra gli scaffali della biblioteca ed il profumo delle pagine stampate, in un ambiente intimo ed accogliente, il parere di ogni lettore è degno di rispetto e attenzione: dalla semplice trama ci si tuffa alla ricerca di risposte ad una inifinità di domande, perché -si sa- ogni libro ha qualcosa da insegnare. Nessuno ha più timore di parlare: qualsiasi considerazione è preziosa per ampliare il proprio punto di vista ed apprendere cose nuove. Insieme ai miei compagni e insegnanti, ho imparato a scavare nel fondo del significato di ogni racconto, iniziando a vedere in esso anche il riflesso della mia quotidianetà.

La Libertà non regna solo nell’incontro, bensì ci accompagna anche nelle letture private; come scrive Daniel Pennac, “Non finire un libro” fa parte dei diritti fondamentali di un lettore e, tra i tanti titoli proposti, poteva accadere (seppur di rado) che un romanzo non fosse particolarmente interessante. Nessun problema: non sono ammessi rimproveri ed il gusto personale viene solennemente rispettato. È con questa consapevolezza che ci siamo mossi tra autori classici e contemporanei, sfogliando Il buio oltre la siepe di Harper Lee o I ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F., per poi tuffarci negli autori della nostra generazione, come Alessandro D’Avenia con L’arte di essere fragili e La solitudine dei  numeri primi di Paolo Giordano. Abbiamo assaporato l’ipocrisia e l’attaccamento ai beni materiali con Il Grande Gatsby di Fitzgerald, per poi approdare sull’isola del degrado sociale, riflesso nella cattiveria e nella brama di potere ne Il Signore delle Mosche di W. Golding.

Ed è così che, mano per mano con personaggi straordinari di scrittori di ogni tempo, insegnanti motivanti e compagni-lettori riflessivi, abbiamo assaporato l’apice del piacere della lettura, cogliendone il significato e la valenza, apprendendo lezioni di vita senza data di scadenza.
Oltre che divorare libri su libri, abbiamo vissuto anche esperienze esterne, a partire dall’omaggio per lo scrittore Alessandro Leogrande ed il suo capolavoro La Frontiera, per poi confrontarci con il mondo creativo dei più piccoli, in una presentazione interattiva di Omero è stato qui,  ad opera della disponibile scrittrice Nadia Terranova. 

Così, nelle vesti di studentessa, rivolgo l’invito a partecipare a LIBER-I ai miei compagni, ai lettori accaniti e a quelli ancora inesperti, al fine di avere più menti all’opera nel dibattito che segue ogni lettura, offrendo nuovi spunti di riflessione e imparando al contempo a scovare l’essenza del proprio essere.

Mariada D’Alessandro,  III C.