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PERCHé LA LETTURA MIGLIORA LA VITA

LETTURA

“Leggere è cibo per la mente” sono parole che da sempre accompagnano il mio percorso di vita e di studio! Al di là dei luoghi comuni, però, è necessario sottolineare che leggere fa bene. Basti pensare, anzitutto, alla lettura come arricchimento lessicale. I titoli di studio si conquistano leggendo, così come i posti di lavoro migliori si ottengono superando delle prove d’esame, che richiedono la lettura di un libro. 

La stessa lettura di romanzi di qualità consente di migliorare notevolmente il proprio lessico. Imparare parole, soprattutto quando si è giovani e si sta crescendo, significa essere più intelligenti, o meglio, più “social”! Quest’ultimo è il termine che meglio spiega la condizione dei nostri giorni. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha portato a cambiamenti radicali nel vivere quotidiano. Viviamo in simbiosi con lo smartphone, che è il nostro mezzo preferito per comunicare in qualsiasi momento, rimanere aggiornati su ciò che succede nel mondo, condividere stati e foto, trovare subito risposte alle proprie domande. È  il tempo, il nostro, in cui i messaggi volano sintetici e velocissimi; è l’era digitale, sommersa da stimoli mediatici che trovano riscontro immediato in un termine conosciuto e amato da tanti: “like”! Il contesto in cui viviamo permette un altissimo e globale utilizzo dei contenuti che soddisfa subito l’urgenza di comunicarli. I testi, così scritti, risultano però brevi, fugaci, passeggeri, perché si è persa, o si va perdendo,  l’immortalità del libro. Pur avendo, infatti, a disposizione telefoni, tablet, computer e chi più ne ha più ne metta, nessun congegno elettronico potrà mai sostituire un buon libro e le sensazioni che esso ci regala! 

Quando si legge, la mente si apre. Leggere aiuta a farsi nuove opinioni, a pensare diversamente, a capire il mondo, ma anche le persone. Ci dà la possibilità di apprendere, conoscere ed entrare in contatto con storie e personaggi, oltre a fornire dei nuovi punti di vista. E, poi, non solo aiuta a diventare perspicaci e più espressivi, ma migliora anche l’efficienza del nostro cervello. Con l’avanzare dell’età, infatti, mi raccontano gli adulti di casa, che la memoria viene meno, si ricordano meno i fatti e il calcolo diventa meno lucido. 

In questo quadro subentra la lettura che stimola il cervello e allontana il rischio di regresso mentale. 

E smettiamo di pensare che leggere sia noioso! La lettura è interessante, divertente, ma anche rilassante. 

A tal proposito, mi viene da pensare a quando, nel silenzio della notte, con una luce bassa e sotto un caldo piumone leggo un buon libro. È la pace dei sensi! Attenzione, però, non voglio che si pensi che la lettura favorisca il sonno, certo, lo concilia, ma ancor più, mi distende e mi tranquillizza, oltre a regalarmi emozioni e sensazioni che difficilmente scaturiscono dalla visione di un film in tv. Sinceramente non ho ancora la pazienza di seguire un film dall’inizio alla fine, a meno che non si tratti delle serie tv che piacciono tanto a noi ragazzi, invece, con il libro, la situazione è diversa, perché decido io quanto e quando leggere; naturalmente più la lettura è avvincente, coinvolgente, maggiore è l’attenzione che le dedico. 

Il segreto, mi rivolgo a quelli della mia età, è leggere sì un buon libro, ma soprattutto ciò che ci piace e che meglio soddisfa i nostri gusti. Noi siamo chiamati a scegliere ciò che riteniamo più interessante e non è detto che la mia scelta coincida necessariamente con quella di un mio amico/a. La lettura offre un panorama infinito di possibilità, nelle quali, ognuno di noi si identifica e trova la sua giusta dimensione. 

Non ha importanza scegliere un grande “classico”, piuttosto che un romanzo o il fumetto di tendenza: importante è leggere! Ovviamente, facendo riferimento a nomi altisonanti, quali possono essere quello di Leopardi o di Manzoni, non si parla di lettura semplice e leggera, è pur vero, però, ho scelto di citarli, perché sono annoverati tra i capisaldi della letteratura italiana, perciò il loro valore assoluto è dettato anche da un linguaggio ricercato, non sempre comprensibile da tutti. Come trascurare il celebre romanzo storico de “I Promessi Sposi”, ritenuto il più famoso ed il più letto tra quelli scritti in lingua italiana. A tal riguardo ritengo necessaria la lettura di opere come questa, opere fondamentali che identificano la nostra nazione come la culla di un patrimonio culturale vastissimo e la cultura, si sa, è un eccellente strumento di conoscenza e di formazione. Per questo motivo, al fine di arricchire il nostro bagaglio culturale, a scuola, il professore ci orienta sempre su ciò che è “giusto” leggere, ma si può cominciare anche dal libretto di poche pagine che può toccare, comunque, sentimenti profondi, che ci fa sorridere e pensare. Leggere è un piacere che, nella vita di ognuno, rappresenta uno dei momenti più intensi, per sognare, per riflettere e per non sentirsi soli! 

Le imminenti vacanze natalizie portano felicità, colori, luci ed allegria, ma per alcuni possono anche accentuare il senso di solitudine. Non tutti possiamo contare su famiglie numerose, tavole imbandite, amici e parenti con cui trascorrere le giornate di festa. Per tutte queste persone e per chi durante l’anno si trova ad affrontare una sensazione di abbandono, quale migliore occasione se non quella di regalare loro un buon libro. La solitudine sparisce, perché il libro si trasforma nel nostro migliore amico, nel nostro migliore compagno di viaggio! Concludo dicendo che, a parer mio, nessuna rivoluzione tecnologica potrà mai alterare l’equilibrio che da millenni regola il rapporto tra il lettore e il suo testo. Un rapporto basato sulla scelta reciproca, sul rispetto, sull’intimità, sul puro piacere di leggere. La lettura è una ricchezza infinita a nostra disposizione e, per usare le parole di Umberto Eco, consente di vivere moltissime vite.

Chi non ha mai avuto la possibilità di avvicinarsi alla lettura è rimasto impoverito e gli anni della sua vita si riducono a un numero e non ad uno sconfinato sapere! Attraverso i libri si possono vivere altre vite e sono gli unici mezzi che permettono di viaggiare nel tempo, all’indietro, verso l’origine del mondo e nel futuro, attraverso l’immaginazione dello scrittore. La lettura è cultura e la cultura ci rende liberi! Liberi di pensare con la nostra testa e capaci di prendere una decisione, in modo che non sia qualcun altro a prenderla per noi, rendendoci così responsabili delle nostre azioni. Vivere nell’ignoranza, che reputo il male peggiore,  può sembrare più facile, perché non richiede impegno e sacrificio, ma ci tiene prigionieri dietro a tante porte chiuse! Una persona che studia, legge e si informa è più aperta al mondo che la circonda, perché quel mondo vuole migliorarlo e garantire a tutti un futuro migliore.

                                                                                                                   Alice Cennerazzo, classe I E

Articolo inviato dal Prof. Flavio Nimpo

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