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 GIORNATA MONDIALE CONTRO L'OMOTRANSFOBIA

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Alessia dice: “Mia madre non mi sorride mai, mi disprezza e dice ai miei fratelli che sono malata perché sono lesbica
 
Quel f*****o di tuo figlio” così si rivolge il padre di Alessandro a sua moglie mentre parla del figlio.
 
Ha cercato di sfregiarmi, mi ha graffiato dappertutto e ogni giorno mi ripeteva che in me c’era il diavolo”. Queste sono le parole di Hope sulla reazione da parte della famiglia al suo coming out.
 
Poi c’è Malika, che, dopo aver scritto una lettera ai suoi genitori nella quale dichiarava la sua omosessualità, è stata allontanata da casa; il fratello ha minacciato di tagliarle la gola. Nei giorni seguenti la ragazza ha ricevuto insulti del tipo: “Sei la rovina della famiglia. Se ti vedo, ti ammazzo.”
Dal 17 maggio del 2007, si celebra la Giornata mondiale contro l’omotransfobia, un avvenimento che ci riporta alla mente le grandi conquiste della comunità LGBT+ come la rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie avvenuta nel 1990.                                               
Oggi però il 17 maggio acquista un nuovo significato: simboleggia la ribellione contro  chi vuole impedire l’approvazione di una legge che persegue penalmente atteggiamenti come quelli subiti da Luca, Alessia, Alessandro, Hope e Marika e, come loro, tanti altri ragazzi che hanno bisogno di far sentire la loro voce e che scelgono di mettere al primo posto la felicità nell’amore, un sentimento ingiustamente ostacolato da una società che non accetta la diversità e condanna la libertà di esprimere se stessi. Per questo giorno importante è doveroso portare alla luce storie vere, storie di uomini aggrediti per strada o nelle stazioni solo perché si scambiano un bacio, storie di persone che hanno il coraggio di esprimere la propria identità di genere, nonostante siano consapevoli di dover combattere contro un mondo che non è in grado di capire, accettare e rispettare le loro scelte di vita. Questi racconti dimostrano che l’omotransfobia è una realtà fortemente presente e necessita di essere combattuta con grande urgenza.
 
                                                                                                           Marianna Crocco, 2B Eur
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