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IL PARERE DI UNA NOSTRA STUDENTESSA SULLA CONTROVERSA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L'OMOTRANSFOBIA

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Da diverse settimane, sui social, grazie alle parole di personaggi famosi e ai numerosi post dei giovani, e nei salotti televisivi, che ospitano importanti politici e opinionisti, si è aperto un ampio dibattito legato alla proposta di legge Zan. Essa prende il nome dal suo promotore, l'onorevole  Alessandro Zan (PD),  ed è una proposta che intende tutelare coloro che sono vittime di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, l’identità di genere e la disabilità.

A mio parere è grazie a provvedimenti del genere che i crimini d’odio, cioè quelli commessi nei confronti di persone appartenenti ad un determinato gruppo sociale, possono essere perseguitati legalmente.

Purtroppo, il DDL Zan è fermo in commissione al Senato per via dell’ostruzionismo dei partiti di destra.  Ad esempio, Alberto Balboni (FdI) ha dichiarato: “Voteremo contro l’incardinamento del DDL Zan in commissione Giustizia per evitare che, con la scusa di difendere i più deboli, si approvi una legge che violerebbe gravemente la libertà di pensiero e di opinione della maggioranza degli italiani”. Queste, secondo me,  sono affermazioni che partono da una base del tutto sbagliata, perché la Legge Zan ha aggiunto una “clausola salva idee” che esclude esplicitamente dalla punibilità pareri, idee e opinioni sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.                                                                                                          

Sono state, però, diffuse  altre affermazioni da senatori di destra,  come Simone Pillon (Lega),  il quale  ritiene che attualmente in Italia ci siano questioni più urgenti delle quali occuparsi.

Sorge spontanea la domanda: tutelare la vita delle persone è una questione da porre in secondo piano? Il 74% dei ragazzi omosessuali hanno subito almeno una volta aggressioni omofobe. Le donne vittime di violenza di genere sono in continuo aumento. Se ci fosse una norma, come quella Zan, a tutelare sul piano giuridico queste categorie, l’omotransfobia e la misoginia si ridurrebbero.          

Tutto questo non è un incubo ma è una storia vera. Io penso che opporsi a tale proposta significhi negare i diritti al proprio popolo. Ognuno deve avere la libertà di poter amare, esprimersi e vivere il suo corpo come meglio crede.                                                  

APPROVATE LA LEGGE ZAN!

Marianna Crocco, II B EU     

                                                        

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