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IL PERICOLOSISSIMO VIRUS DEL RAZZISMO

coronavirus

Manzoni ne I Promessi Sposi racconta che, durante la peste del 1630, alcuni individui, chiamati “untori”,  venivano accusati di aver provocato la peste e di favorirne il contagio. Le false accuse, alimentate dall’ignoranza, facevano sì che gli untori venissero perseguitati, torturati e uccisi.

Con questo racconto Manzoni sottolineava come i pregiudizi siano dei veri e propri mostri, che non fanno altro che diffondere odio immotivatamente, e dimostrava anche come le persone se ne  lascino facilmente attrarre non preoccupandosi della risoluzione reale dei problemi.

Un fenomeno simile si sta verificando anche oggi a causa della diffusione del Coronavirus. Gli attuali "untori", secondo alcuni, sarebbero i cinesi e, in generale, tutte le popolazioni dell’Estremo Oriente.

Infatti è proprio la Cina il luogo dove questo virus si è manifestato per la prima volta e dove si trova il maggior numero d'infetti.

Molte persone ritengono i cinesi responsabili della malattia a causa del commercio di carni di serpenti e pipistrelli, animali che avrebbero trasmesso questo virus all’uomo; altri accusano i cinesi di aver causato volontariamente il virus: c'è chi parla di un complotto, chi addirittura sostiene che il virus sia stato creato proprio dai cinesi per essere usato come arma battereologica.

Molta gente crede a queste teorie,  anche quando esse non hanno alcun fondamento.

Il risultato di ciò è lo sviluppo di forme di odio e razzismo nei confronti degli asiatici, amplificate dai social,  dove le "fake news" contribuiscono ad alimentare un clima di paura e diffidenza che inducono le persone ad evitare ogni contatto con la popolazione cinese; nelle ultime settimane abbiamo assistito allo spopolamento, ad esempio, dei ristoranti e dei negozi cinesi. Inoltre, si sono verificati anche episodi gravi di razzismo, come è successo a Lala Hu, una docente di marketing all’università Cattolica, che, mentre si trovava su un treno,  ha subito maltrattamenti verbali da parte di due passeggeri;  due bambini cinesi sono stati tenuti lontani dalla scuola per le proteste di alcuni genitori dei loro compagni;  una coppia di cinesi in vacanza a Venezia è stata pesantemente insultata da un gruppo di giovani e così via.

Per fortuna, però, sono tanti anche i gesti di buon senso e solidarietà, come quello del nostro Presidente Mattarella, straordinario per il messaggio di civiltà e accoglienza lanciato durante la sua visita ad una scuola multietnica di Roma. E’ importante prendere ogni precauzione per evitare il contagio: evitare il contatto con persone a rischio, provenienti dalle zone contaminate, seguire le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e le disposizioni delle autorità competenti. Tra queste non rientra il razzismo. Non si può dichiarare colpevole un'intera popolazione che è la prima vittima della malattia; aggredendo i cinesi non si risolverà  nulla,  ma si diffonderà solo odio, un male peggiore del Coronavirus. 

Manzoni l’aveva capito già un bel po’ di anni fa.

Francesca Canestrino, I B  EU