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IL RESOCONTO DI UNA STUDENTESSA
 
Frequento il quarto anno del liceo Classico “Bernardino Τelesio” di Cosenza, indirizzo Europeo.
Dal 4 al 10 novembre ho partecipato al quarto meeting studentesco del progetto Erasmus Plus “Creative teachers and students” coordinato dalla prof.ssa Catia Mele,
docente di lingua inglese presso il nostro Istituto.
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La destinazione del nostro gruppo  -composto oltre che da me, Chiara Sicoli, da altri tre studenti ,Giulia Gentile, Antonio Milione, Antonio Arnone, e dal prof.re Dino Mancuso- è stata Isparta, una città della Turchia occidentale, capitale dell’omonima provincia. Situata ai piedi del monte Akdağ, lungo la costa meridionale del bacino di Isparta, la città fu fondata probabilmente da coloni greci del Peloponneso provenienti da Sparta: non a caso essa è rimasta dimora di popolazione greche fino al 1920. Alcune fonti storiche la citano come sede di un vescovato durante il periodo del Concilio di Nicea. Conosciuta con il nome di Basin durante il dominio   bizantino   (nome   datogli   dal   celebre   geografo   dell'antichità   Claudio   Tolomeo),   la   città   venne conquistata dai turchi selgiuchidi nel 1203 che le attribuirono l’attuale nome e la resero sede del principato di Hamit intorno al XIV secolo.
All’arrivo in Turchia il nostro gruppo si è unito a quello di altri studenti provenienti dalla Grecia e dalla
Lituania,   coordinati   dal   gruppo   di   studenti   turchi   ospitanti   e   tutti   facenti   parte   dello   stesso   progetto.
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È stato un incontro basato sull’ interazione di abitudini, tradizioni, culture e saperi differenti, proficuo sia  per a conoscenza del territorio (grazie alle visite guidate organizzate da studenti e docenti turchi, come ad esempio il sito archeologico di Hierapolis, Il castello di cotone a Pamukkale e le meravigliose cascate diAntalya), sia per le attività svolte presso la scuola ospitante, “Isparta Anadolu Lisesi”, quali l’Ebru Art (pittura ad acqua) e la Zeybek (danza tipica turca).
 
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  Partendo dalla discussione dei diversi sistemi scolastici di appartenenza, sono stati affrontati senza
pregiudizio alcuno, argomenti importanti come le differenze religiose e le svariate modalità di intraprendere rapporti e relazioni. Il tema centrale del progetto è stato la tolleranza nei riguardi degli anziani sul quale ho elaborato una tesina in lingua italiana con traduzione inglese, spaziando dalle osservazioni sulla cultura orale, alla poesia e alla musica, istituendo un parallelo e un confronto fra cultura italiana e cultura turca. Hoavuto anche modo di sottoporre un questionario sulla condizione degli anziani in Turchia agli ospiti di una casa di cura situata nei pressi della scuola. Dalle risposte date è venuto fuori un comune stato di solitudine e di abbandono da parte dei familiari. In modo particolare, mi ha colpito l’esperienza di vita di un’anziana signora   maltrattata   dai   suoi   figli,   ai   quali   aveva   donato   tutto   quello   che   possedeva.
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Alla fine della nostra esperienza, noi ragazzi, pur provenienti da culture diverse, ci siamo trovati d’accordo su un concetto di fondo: quello che gli anziani sono un grande tesoro da custodire, un ponte che lega legenerazioni.
Il viaggio  ha suscitato in noi forti emozioni, difficili da dimenticare; un viaggio che ci ha cambiati
ed arricchiti come persone con più esperienza e una nuova consapevolezza:  non siamo tutti uguali ma
tuttavia, in fondo, un po’ lo siamo e vedere il mondo da un altro punto di vista può farci cambiare il nostro.
                                                                                                           Chiara Sicoli, IV B EU
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